Studio - Vitamina D nella medicina preventiva

stiamo ignorando le evidenze?

Br J Nutr. 2003 May;89(5):552-72.

Vitamin D in preventive medicine: are we ignoring the evidence?

Zittermann A1.

Vitamina D nella medicina preventiva: stiamo ignorando le evidenze?

 
[…] E’ oggi comunemente accettato il fatto che bassi livelli di vitamina D sono coinvolti nella patogenesi dell’osteoporosi. Inoltre l’insufficienza di vitamina D può portare a un disturbo funzionale dei muscoli.
 
I dati epidemiologici indicano stati di bassi livelli di vitamina D nella tubercolosi, nell’artrite remautoide, nella sclerosi multipla, nelle infiammazioni da intestino irritabile, ipertensione e in alcune specifiche forme di cancro.
 
 

Alcuni studi hanno dimostrato che l’integrazione della vitamina D o i suoi metaboliti sono in grado di: (i) ridurre la pressione sanguigna nei pazienti affetti da ipertensione; (ii) incrementare i livelli di glucosio nel sangue dei pazienti diabetici; (iii) migliorare i sintomi dell’artrite remautoide e della sclerosi multipla. Il dosaggio orale per raggiungere livelli adeguati di siero 25(OH)D [25-hydroxyvitamin D] sono probabilmente molto maggiori delle raccomandazioni attuali di 5/15 microgrammi al giorno.

 
 
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12720576